Aterraterra LAB si propone alla città come il primo spazio multidisciplinare di riflessione, condivisione e creazione che interseca ambiti a prima vista non interconnessi: agricoltura, arte e attivismo. Il progetto nasce dall’esigenza di approfondire la ricerca sulle piante alimentari e la biodiversità condotta dall’associazione Aterraterra (fondata da Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani) tenendo al centro l’idea che ne ha sinora animato le attività, e cioè che la coltivazione deve andare di pari passo con il pensiero politico, l’educazione alimentare e le pratiche artistiche.
ATT LAB, in questa direzione, indagherà il rapporto tra attività di coltivazione ed ecosistemi naturali attraverso uno sguardo che include non solo le pratiche agricole ma anche quelle sociali di consumo, le pratiche artistiche e di attivismo. Aterraterra LAB, a partire da questi presupposti, svilupperà un programma che prevede una serie di residenze internazionali e momenti di confronto e discussione che coinvolgeranno persone dal mondo dell’agricoltura, attivismo, arte e ricerca.
Il progetto proporrà anche workshop sulla coltivazione e la riproduzione delle sementi e si getteranno anche le basi per la creazione di una banca di semi. Le aree tematiche in cui si svilupperanno i workshop, i talk, le residenze saranno le seguenti:
- (Bio)diversità, ecologia e alimentazione;
- Agricoltura e piante spontanee commestibili;
- Piante alimentari e (neo-)colonialismo, antisemitismo, razzismo, sessismo e altre forme di discriminazione e/o difficult heritage;
- Pratiche artistiche, attivismo e agricoltura;
- Autonomia e diritti delle persone che coltivano i campi.