Saplings nasce con l’obiettivo di raccogliere storie di coabitazione più-che-umana, di ciclicità planetarie e infrastrutture socio-ecologiche, raccontate dai semi di ortaggi arrivati con migranti dal Bangladesh e coltivati da più di un decennio dal Nord al Sud dell’Italia. Da una residenza a Palermo durante il mese di Aprile, emerge una lecture performance che dá forma letteraria e visiva a osservazioni sul campo, incontri con membri della comunità del Bangladesh a Palermo, interrogazioni sul metodo e meditazioni sull’essere costantemente “in between” di chi é migrat. Attraverso un diario multimediale e pratiche femministe, dall’auto narrazione alla raccolta e conservazione dei semi, il work-in-progress problematizza rappresentazioni disumanizzate e disumanizzanti della migrazione e de “migrante” nel discorso pubblico italiano ed europeo, chiedendosi al contempo: come sviluppare una ricerca artistica fondata su modelli di condivisione delle risorse, dal video collaborativo al networking intersezionale, e qual è il suo posto nel discorso artistico e nella produzione di conoscenza di oggi?
Doireann O’Malley (nata nel 1981 a Limerick, IE) è una videoartista multidisciplinare con sede a Berlino. La sua pratica guidata dalla ricerca sperimenta metodologie collaborative, pratiche meditative e di visualizzazione, scrittura e teoria, nel tentativo di manifestare futuri ecofemministi e queer. Caratterizzato da una forte enfasi sui nuovi media, la Realtà Virtuale, il 3D e le installazioni video, il loro lavoro utilizza strumenti digitali per riflettere criticamente sulle implicazioni politiche delle economie dei dati, da un lato, ed esplorare le esperienze districate dell’incarnazione di genere nel dominio virtuale, reale e teorico, dall’altro.
Elisa T. Bertuzzo (nata nel 1980 a Vicenza, Italia) è un’etnografa e studiosa di studi urbani con sede a Berlino. Nei suoi testi accademici e letterari, nell’insegnamento e nelle collaborazioni curatoriali, il suo interesse è rivolto alle sfaccettature della vita quotidiana della solidarietà, della resistenza e dell’auto-organizzazione (soprattutto) tra le comunità emarginate e migranti dell’Asia meridionale. La ricerca, per lei, fa parte del progetto eco-femminista di rivalidare – e, dove necessario, rivalutare – epistemologie, pratiche di cura, economie e solidarietà translocali che sono state a lungo oppresse da logiche estrattiviste, coloniali e patriarcali.
Saplings è una residenza a cura di Aterraterra e Fondazione Studio Rizoma ed è parte del programma di Critical Seeds of Resistance, con il supporto di European Cultural Foundation – Culture of Solidarity Fund.