Il Mediterraneo è un corpo vivo che respira attraverso le sue coste, le sue isole e i suoi abitanti. È un territorio fragile e potente al tempo stesso, attraversato da memorie di scambio e di resistenza, di ricette che viaggiano di sponda in sponda, di ecosistemi che mutano e si adattano. È in questo spazio di intrecci che nasce Mediterranean Intersection, la serie editoriale ideata dalla Fondazione Studio Rizoma insieme all’artista e ricercatrice Yolenn Farges.

La serie nasce all’interno del progetto omonimo, pensato come un laboratorio di riflessione e di sperimentazione, in cui la cucina non è soltanto gesto quotidiano, ma strumento poetico e politico per leggere il mondo e immaginare nuovi futuri. Le ricette diventano archivi viventi, i racconti delle comunità costiere si trasformano in mappe sensibili, le pratiche artistiche si intrecciano con gesti culinari per restituire il Mediterraneo come un territorio comune, fragile ma fertile di possibilità.

Il primo numero della serie, pubblicato a settembre 2025, pone le basi di questa visione a partire dal percorso artistico di Farges che collega arte e cucina attraverso pratiche come la fermentazione, la raccolta di organismi marini e la cucina collettiva. Attorno a queste esperienze si sono aggiunte altre voci, altri collettivi che fanno della cucina uno spazio di ricerca e resistenza, delineando un orizzonte condiviso in cui cucinare diventa un gesto ecologico e politico.

Da qui prende avvio un viaggio che nei prossimi numeri ci condurrà lungo coste e arcipelaghi, attraverso terre e tavole diverse. Nel secondo numero, il mare sarà il protagonista: un’immersione nei gesti come osservare, pescare, cucinare e condividere nelle comunità insulari. Belle-Île (Francia), Chiloé (Chile) e Palermo (Sicilia, Italia) diventano scenari di storie intrecciate, dal ricordo di pescatori che hanno visto il mare svuotarsi, alle riflessioni sull’equilibrio fragile tra turismo e pesca artigianale, fino alle ricette che trattengono la memoria delle specie e dei paesaggi marini, come la ricetta delle polpette di anemone, che ci propone di scoprire specie a volte sconosciute e ricette dimenticate.

Successivamente, lo sguardo si sposterà verso la terra, perché ciò che mangiamo plasma il mondo che abitiamo. Il terzo numero racconterà di piante spontanee e di antichi saperi, di semi raccolti e custoditi per resistere alla siccità, di pomodori siciliani che diventano simbolo di una biodiversità da proteggere, e delle connessioni invisibili tra le nostre azioni quotidiane e la vita marina. Sarà un numero che intreccerà teoria e pratica, riflessione e azione concreta, fino a interrogare il nostro diritto a sapere da dove viene il cibo e quali conseguenze porta con sé.

Il quarto numero darà voce alle donne, custodi di pratiche agricole e culinarie, narratrici di resilienza e di cura. Sarà un coro che attraversa fattorie, cucine e comunità, portando con sé ricette, testimonianze e lotte quotidiane. Dalle donne di Belle-Île alle pescatrice delle Isole Eolie , dalle esperienze di piccole aziende agricole a voci artistiche e intime, emergerà un Mediterraneo raccontato da prospettive spesso invisibili ma fondamentali.

Il percorso troverà una nuova apertura nel quinto numero, che metterà al centro la collettività intorno alla tavola. Non più soltanto il cibo come nutrimento, ma come rito condiviso, come esperienza sensoriale e politica capace di creare comunità. Le cucine nello spazio pubblico, le tavole come spazi di arte e di cura, i gesti condivisi come possibilità di rigenerazione collettiva diventeranno il filo conduttore di questo ultimo capitolo, che più che chiudere, inviterà a immaginare insieme i passi successivi.

La serie editoriale Mediterranean Intersection apre un cammino narrativo e collettivo, è un invito a guardare il Mediterraneo come un archivio vivente di storie e possibilità. In ogni numero, il cibo si rivela linguaggio comune: un gesto che unisce e trasforma, che resiste e si rinnova, che ci insegna a prenderci cura del mare, della terra e delle relazioni che ci abitano.

Il primo numero “Intersezioni Mediterranee: Riflessioni su Arte, Cucina ed Ecologia” è attualmente in stampa e sarà presentato a Palermo a Novembre durante il Festival Between Land and Sea. La versione digitale è già consultabile.

Leggi di più