I percorsi della cultura della danza

Di LaFleur: Monika Gintersdorfer, Carlos Martinez, Alex Mugler e Ordinateur

Dagli anni 20, i musicisti cubani e portoricani con radici africane sono stati attirati a New York, dove hanno trovato una grande comunità latina, hanno sviluppato nuovi stili musicali ibridi e li hanno riportati nel continente latinoamericano: Miscele come il Latin jazz, il mambo, la salsa, il merengue e molti altri sono emersi in questo modo. Club leggendari come il Palladium di New York hanno riunito persone con radici africane, latinoamericane ed europee che hanno sviluppato nuovi stili di danza per questi nuovi stili musicali. Con gioia fisica, bellezza e virtuosismo, hanno superato i confini di segregazione.

I musicisti congolesi furono influenzati dalla rumba cubana degli anni ’50 e ’60 e svilupparono il proprio stile, la rumba congolaise, che ancora oggi esercita una grande influenza sulla musica pop africana, compresa la Couper Decaler, che fu tirata fuori dalla grondaia nel 2002 tra la Costa d’Avorio e le comunità parigine ivoriane. L’ibridazione è la chiave qui! Dopo il successo di Couper Decaler, altri stili Afro Pop si sono mescolati con altri generi musicali; soprattutto da Parigi, i nuovi ibridi si sono diffusi in Europa, tra cui l’Afrotrap, sviluppato dal cantante senegalese-guineano-francese MHD, un mix di ritmi africani, trap statunitense e hip-hop francese, che a sua volta è stato ripreso da vari rapper statunitensi.

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Molti di questi intrecci di stili musicali sono sconosciuti al grande pubblico: Fally Ippupa è una star in Congo, ma chi lo conosce a New York? Mentre mega-star come Beyoncé si sono recentemente interessate a collaborazioni con artisti africani, questi scambi sono appena iniziati e la visibilità di questi progetti è estremamente disomogenea. La verità è che molti musicisti e cantanti del continente africano conoscono il panorama musicale statunitense, ma molto poco il contrario. Con TRIO, vogliamo affrontare questo problema e fare luce su queste scene musicali spesso trascurate.

TRIO. For the Beauty of it racconta le storie di connessioni transcontinentali nella produzione di musica e danza – con connessioni incrociate a volte sorprendenti: I tre danzatori e coreografi Ordinateur (Parigi/Abidjan), Alex Mugler (New York) e Carlos Martinez (Città del Messico) si sono conosciuti nel 2017 quando hanno fondato l’ensemble transnazionale LaFleur. Condividono la perseveranza e l’entusiasmo di scambiarsi e imparare gli uni dagli altri; le diverse scene di danza – Afro Dance, Danza Contemporanea, Voguing e Latin Style – così come le loro diverse lingue madri hanno fornito un ricco campo per questo. Il loro ultimo pezzo di danza è presentato in collaborazione con l’organizzazione palermitana Artemigrante presso la Chiesa Santa Chiara, un importante luogo di incontro per le varie comunità di migranti di Palermo.

Pohe Cedric Kevin Bah aka ORDINATEUR was awarded “Best Dancer” at the 2016 Ivorian Music Oscars. His career began in 2000 alongside renowned musicians Kedjevera, Eric Olomide and DJ Arafat. Thanks to Ordinateur’s originality and an amazing foot technique that earned him the nickname “Magic feet”, he quickly became one of the most outstanding personalities of the Coupé-Décalé and Afro Dance scene.

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