La riforma del Sistema europeo comune di asilo (CEAS) è in pieno svolgimento. Se venisse attuata, questa proposta legislativa avrebbe un grave impatto sul diritto individuale all’asilo e sull’accesso ai diritti umani fondamentali dei rifugiati nell’UE. Nel frattempo, le città di tutta Europa sono in prima linea e fanno la parte del leone nel lavoro di integrazione. Negli ultimi anni, si sono unite in reti di città per sostenere un approccio progressivo e basato sui diritti umani alla politica migratoria dell’UE.
Già nel 2021, le città solidali e le organizzazioni della società civile hanno unito le forze a Palermo, fondando la rete della società civile “Dal mare alla città” (FSTC) e la rete cittadina “Alleanza internazionale dei porti sicuri” (IASH). Al fine di includere maggiormente le prospettive locali nella definizione della politica migratoria dell’UE, le città solidali di 7 Paesi europei si riuniscono nuovamente in una due giorni di discussione politica e networking a Bruxelles il 10 e 11 ottobre. L’evento discuterà le seguenti domande: Come possono le città europee rafforzare gli sforzi dell’UE per costruire un sistema migratorio funzionante ed equo? Come possono le parti interessate dell’UE sostenere le città che prendono l’iniziativa per sviluppare approcci innovativi e accoglienti a livello locale? Insieme, ci proponiamo di spostare il dibattito verso una strategia di accoglienza nella politica migratoria dell’UE.
L’evento è organizzato da Moving Cities e dal progetto Cities4Refugees, finanziato dall’UE, in collaborazione con la Heinrich-Böll-Stiftung dell’Unione Europea, la Rosa-Luxemburg-Stiftung di Bruxelles e la Berlin Governance Platform.